buon 2016

possiamo sempre fare qualche buon proposito eh, tipo andare in palestra o fare qualsiasi movimento fuori dal divano, oppure mangiare dietetico, imparare una lingua, tingermi i capelli e depilarmi regolarmente, ma insomma... tanto lo sappiamo come va a finire.

(img trovata qui )

per il 2016 nessun buon proposito. al contrario una nuova filosofia di vita: il “diniego”. non cosa fare ma cosa NON fare, togliere invece che aggiungere come diceva munari.
si chiama semplificazione, si chiama minimalismo, si chiama mo ce provo e poi vi faccio sape.

· intanto bandire per sempre oli carapelli e bertolli (gli altri non li avevo mai usati)

· bandire i marchi che sponsorizzeranno marc maquez e jorge lorenzo, qualsiasi essi siano persino se dovesse trattarsi di dash e dececco, per dire.

· mai votare pd con o senza elle (non l’ho mai fatto ma sia mai che venga qualcuno a dirmi che son diventati onesti)

· negare non solo la credibilità e fiducia, ma anche solo l’ascolto, a tutti quelli che si riempiono la bocca di “inglesismi” e di sigle.

· non aderire a nessuna raccolta punti e non fare la spesa se si matura uno sconto spendibile nella spesa successiva (che la chiamano fidelizzazione ma è una forma di schiavizzazione, che io mi fidelizzo con la qualità del prodotto o del servizio e non con scontrini chilometrici che non so dove mettere e, il giorno che ti servono, non li ritrovi nascosti nei meandri della borsa).

· non ingrassare

· non trattare male quelli dei call-center (questa è difficile eh).

la lista è aggiornabile per tutto l’anno..


e il mio solito augurio di un nuovo anno migliore di quello vecchio in quel che più conta nella vita:
1. salute
2. lavoro
3. amore
(sempre senza sapere, tra il secondo e il terzo posto, cosa conti di più e sperando di non scoprirlo mai)

buon 2016